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Il Fascismo

  • Situazione post-guerra

    Situazione post-guerra
    Il malcontento in Italia era generizzato e i nazionalisti gridavano alla "Vittoria mutilata"
    I grandi proprietari terrieri volevano una mano forte per reprimere scioperi e occupazioni
  • Period: to

    Biennio rosso

    Gli anni 1919-20 furono segnati da grandi agitazioni popolari, tanto da essere definiti "Biennio Rosso".
    Nel 1919, masse di contadini occuparono terre nella campagna romana e nel meridione.
    Nelle grandi industrie del nord vi furono ondate di scioperi quasi senza interruzione. Per questo motivo gli industriali reagirono con la serrata. Gli operai risposero con l'occupazione delle fabbriche, e con questa forma di protesta, ottennero aumenti di salari e la riduzione dell'orario di lavoro.
  • Fondazione del partito popolare

    Fondazione del partito popolare
    Nel gennaio 1919 la fondazione del partito popolare segnò l'inizio di un impegno diretto dei cattolici nella vita politica italiana. Il partito era guidato da Luigi Sturzo.
  • Fondazione dei Fasci di combattimento

    Fondazione dei Fasci di combattimento
    A Milano, Benito Mussolini fondò i Fasci italiani di combattimento e sin da subito i suoi aderenti promossero violente offensive nei confronti dei socialisti e dei popolari
  • Fondazione del partito comunista d'Italia

    Fondazione del partito comunista d'Italia
    Nel gennaio 1921, un gruppo della sinistra socialista, fondò il partito comunista d'Italia.
    I comunisti accusavano i dirigenti socialisti di limitarsi a mobilitare i lavoratori con vaghe promesse di rivoluzione. Il loro obbiettivo era, al contrario, organizzare un vero e proprio partito rivoluzionario.
  • Fondazione del partito Fascista

    Fondazione del partito Fascista
    Due anni dopo la fondazione dei Fasci di combattimento, il movimento si trasformò in partito, il partito Fascista, il cui nome deriva dall'emblema del partito: il fascio Littorio. Il fascio Littorio nell'antica Roma indicava il potere.
    Il capo del partito era Benito Mussolini, un uomo politico spregiudicato e ambizioso, che dai suoi seguaci veniva chiamato il duce.
  • Marcia su Roma

    Marcia su Roma
    Dopo la sconfitta alle elezioni nel 1921, Mussolini decise di giungere al potere con la forza. Così nell'ottobre 1922 approfittò di un momento di crisi politica per preparare un colpo di Stato.
    Organizzò una marcia si Roma per costringere il governo alle dimissioni.
    Da ogni parte d'Italia squadre di fascisti armati in camicia nera si diressero minacciosamente a Roma, mentre Mussolini rimase prudentemente a Milano.
  • Mussolini diventa capo del governo

    Mussolini diventa capo del governo
    Dopo la rivolta, il re non ritenne opportuno mandare l'esercito contro i ribelli e, dopo le dimissioni Facta, nominò Mussolini capo del governo. Ben presto divenne una dittatura personale e di partito.
  • Riforma della scuola

    Riforma della scuola
    Nel 1923 il ministro della pubblica istruzione Giovanni Gentile attuò un'importante riforma del sistema scolastico.
    L'obbligo scolastico fu innalzato fino a quattordici anni di età.
    Fu istituito il libro di testo unico, il cui contenuto era accuratamente controllato dal governo. In questa maniera i giovani iniziavano a pensare nel modo che il regime desiderava. Tutti i dipendenti pubblici inoltre, furono obbligati a iscriversi al partito fascista.
  • Uccisione di Giacomo Matteotti

    Uccisione di Giacomo Matteotti
    Nelle elezioni del 1924, che si svolsero tra soprusi e violenze, la lista fascista ottenne la maggioranza.
    Il deputato socialista Giacomo Matteotti, che aveva denunciato in parlamento le illegalità elettorali, fu assassinato da dei sicari del duce.
    Per protesta i deputati dell'opposizione abbandonarono il parlamento, ma questa secessione, detta dell'Aventino, ebbe vita breve. Infatti i deputati dell'Aventino erano divisi tra loro e non riuscirono a concludere niente.
  • La battaglia del grano e la bonifica integrale

    La battaglia del grano e la bonifica integrale
    La battaglia del grano ebbe lo scopo di perseguire l'autosufficienza produttiva di frumento dell'Italia. La campagna ebbe successo nell'ottenere l'aumento della produzione nazionale di grano e nella conseguente diminuzione del disavanzo della bilancia commerciale.
    Molte terre furono bonificate, cioè prosciugate dalle paludi, che ospitavano un tipo di zanzara portatrice della malaria.
  • Period: to

    Leggi Fascistissime

    Tra il 1925-26 furono promulgate alcune leggi dette "fascistissime", che diedero tutto il potere a Mussolini e crearono uno stato poliziesco.
    Furono sciolti tutti i partiti e le associazioni sindacali, fu soppressa la libertà di stampa, di parola, di associazione.
    Per gli oppositori fu istituito il confino. Fu ripristinata la pena di morte e venne istituito un tribunale speciale.
  • Patti Lateranensi

    Patti Lateranensi
    Dopo lunghe trattative, l'11 febbraio 1929, nel palazzo del Laterano a Roma, furono firmati i Patti Lateranensi. Con essi il pontefice riconosceva a Roma come capitale del regno d'Italia e in cambio l'Italia cedeva alla Chiesa un piccolo territorio: la citta del Vaticano.
    Con i Patti Lateranensi il potere civile e quello religioso furono nuovamente associati.
  • "Pacificazione" della Libia

    "Pacificazione" della Libia
    Dopo le numerose battaglie contro le guerriglie libiche, nel 1931 la Libia venne "pacificata"
  • Period: to

    Guerra d'Etiopia

    Per costruire un impero che tanto ambiva, l'Italia decise di conquistare l'Etiopia, un paese ricco di risorse naturali. Era una sfida al mondo visto che che era uno stato indipendente, membro della Società delle Nazioni. Prendendo come pretesto alcuni incidenti avvenuti con la Somalia, nell'ottobre 1935 l'Italia dichiarò guerra all'Etiopia, Il tutto si concluse in poco tempo, con la vittoria degli italiani, che usarono armi spregevoli come i gas tossici.
  • Fondazione dell'impero

    Fondazione dell'impero
    Il 9 maggio 1936, dopo la conquista dell'Etiopia, Mussolini poté annunciare la fondazione dell'impero: il re Vittorio Emanuele III assunse il titolo di imperatore d'Etiopia.
  • Leggi razziali

    Leggi razziali
    Dopo l'avvicinamento con la Germania di Hitler, il partito fascista cominciò a favorire la pubblicazione della superiorità della "razza italiana", sostenendo che il sangue italiano non dovesse essere contaminato con quello di altre razze.
    La campagna contro gli Ebrei, che fu diretta da Mussolini, culminò tra il settembre 1938 in una serie di provvedimenti che colpirono duramente la comunità ebraica: le leggi razziali.
    Con queste leggi gli Ebrei furono esclusi da tutte le attività pubbliche.