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La Prima guerra mondiale (1914-1918)

  • Il Casus Belli

    Il Casus Belli
    Il 28 giugno 1914, l'arciduca ed erede al trono d'Austria-Ungheria Francesco Ferdinando viene ucciso a Sarajevo. L'attentatore era Gavrilo Princips uno studente serbo-bosniaco, nazionalista e sostenitore dell'annessione della Bosnia alla Serbia.
    L'Austria dichiarò guerra alla Serbia e in pochi giorni tutte le potenze europee entrano nel conflitto, tranne l'Italia.
  • L'Italia si proclama neutrale

    L'Italia si proclama neutrale
    Il 2 agosto del 1915 l'Italia si proclama neutrale appellandosi alla natura difensiva della Triplice alleanza. Nel Paese prende vita un acceso dibattito tra neutralisti: cattolici, socialisti riformisti e liberali giolittiani, che volevano proporre all'Austria-Ungheria la neutralità in cambio del Trentino, e gli interventisti: liberali conservatori, nazionalisti e irredentisti che volevano terminare l'unificazione dell'Italia.
  • Il conflitto di dimensioni mondiali

    Il conflitto di dimensioni mondiali
    Il 4 agosto 1914 la Germania invade il Belgio che era neutrale, per aggredire la Francia da nord-est. Ha ufficialmente inizio la Prima guerra mondiale, che venne appoggiata: dai movimenti nazionalisti e dalla sinistra rivoluzionaria che speravano in una crisi delle istituzioni liberali e dai socialisti riformisti che si mostrarono ovunque disuniti.
  • La guerra di logoramento

    La guerra di logoramento
    Tra il 6 e il 9 settembre 1914 i francesi fermano l'avanzata dei tedeschi presso il fiume Marna. Contemporaneamente i russi attaccarono la Prussia e la Galizia ma furono fermati e poi sconfitti ai laghi Masuri, la Germania si trovò a combattere su due fronti. I tedeschi tentarono di spezzare il fronte anglo-francese ma furono costretti a stabilire le loro truppe lungo una linea in corrispondenza del fiume Somme, ha inizio cosi la guerra di posizione e di logoramento dentro le trincee.
  • L'Italia entra in guerra

    L'Italia entra in guerra
    Il 26 aprile del 1915, Sonnino e Salandra che avevano avviato contatti segreti con l'Intesa, firmarono il patto di Londra con cui si impegnavano a entrare in guerra contro gli Imperi centrali entro un mese dalla firma, in cambio delle terre irredente e della Dalmazia.
    Contemporaneamente crescono le proteste a favore della guerra e il 24 maggio del 1915 Vittorio Emanuele III annunciò agli Italiani l'entrata in guerra dell'Italia.
  • L'entrata in guerra degli Stati Uniti

    L'entrata in guerra degli Stati Uniti
    La ripresa della guerra sottomarina tedesca provoca la risposta degli Stati Uniti, che inizialmente ruppero le relazioni diplomatiche, ma successivamente il presidente Wilson riuscì a vincere le correnti isolazioniste del Congresso e il 6 aprile 1917 fu dichiarata guerra alla Germania. Il coinvolgimento degli Stati Uniti ridiede entusiasmo al fronte interno di Francia, Italia e Regno Unito. Mentre la Germania e Austria-Ungheria dovettero modificare la loro strategia.
  • Il fronte italiano

    Il fronte italiano
  • La resa dell'Austria-Ungheria

    La resa dell'Austria-Ungheria
    Il grande attacco dell'Austria-Ungheria sul fronte italiano venne respinto, l'esercito italiano lanciò un'offensiva il 28 ottobre 1918 e alla fine riuscirono a sconfiggere gli austriaci a Vittorio Veneto, e l'armistizio su firmato il 3 novembre. Dopo la sconfitta l'Austria divenne una Repubblica, gli ungheresi proclamarono la loro indipendenza da Vienna. Mentre la Bulgaria aveva ceduto le armi già a settembre e l'Impero ottomano si era arreso alla fine di ottobre.
  • La sconfitta della Germania

    La sconfitta della Germania
    L'ultimo attacco tedesco scattò nel marzo del 1918, i tedeschi avanzarono fino alla Marna, dove furono costretti a fermarsi. La controffensiva alleata iniziò a luglio, rafforzata da molti soldati americani. Decisiva fu la battaglia di Amiens che sancì il crollo dell'esercito tedesco. Fondamentale fu il crollo del fronte interno della Germania, infatti prima la marina si ammutinò e successivamente a Berlino fu proclamata la repubblica e l'11 novembre 1918 fu firmato l'armistizio di Rethondes.
  • Il trattato di Versailles

    Il trattato di Versailles
    Durante la conferenza di Parigi vennero stipulati cinque trattati, che crearono i presupposti per nuove tensioni internazionali. Uno di questi fu il trattato di Versailles che impose durissime condizioni alla Germania che fu costretta a: restituire l'Alsazia e la Lorena alla Francia, l'Alta Slesia e Posnania alla Polonia, dovette cedere le sue colonie, fu costretta a pagare un enorme debito di guerra, dovette ridurre l'esercito e dovette dare alla Francia il controllo delle miniere di Saar.
  • I trattati di Sant-Germain-en-.Laye e del Trianon

    I trattati di Sant-Germain-en-.Laye e del Trianon
    L'Austria firmò il trattato di Sant-Germain-en-Laye il 10 settembre 1919 mentre l'Ungheria firmò il trattato del Trianon il 4 giugno 1920. Con questi trattati si riconobbe l'esistenza della Cecoslovacchia e della Jugoslavia. All'Austria fu vietato di unirsi alla Germania senza l'approvazione della Società delle Nazioni. L'Ungheria divenne una Repubblica e perse i territori della Transilvania, Croazia e Slovacchia. La Polonia acquisì la Galizia e la Cecoslovacchia si trasformò in una Repubblica.
  • Il nuovo assetto dell'Europa

    Il nuovo assetto dell'Europa
    Dopo la fine della Prima guerra mondiale si formano nuovi Stati. Dalla dissoluzione dell'impero austroungarico nascono: la Jugoslavia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria e la Repubblica d'Austria.
    Austria è costretta a cedere Trentino, Trieste e l'Istria all'Italia, che però afferma di aver subito una "vittoria mutilata" perché non gli sono stati dati la Dalmazia e Fiume che gli erano stati promessi all'inizio del conflitto. Nascono inoltre lo Stato della Finlandia e le Repubbliche balcaniche.