Storia del Buon Pastore a Bravetta (gli inizi)

  • Ante 1928

    Ante 1928
    Prima del 1928 esistono a Roma tre Case della Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, ma nessuna è in loro possesso. Sono:
    − la casa di santa Croce in via della Lungara, fondata da Eufrasia Pelletier nel 1818;
    − la casa detta della Lauretana, situata tra il Colosseo e la Basilica di S. Giovanni in Laterano inaugurata nel 1840;
    − la casa della comunità di suore che dal 1895 ebbero il ruolo, affidatogli Governo italiano, di supervisione e assistenza delle deten
  • Pio XI approva il progetto

    Pio XI approva il  progetto
    Madre Maria Domitilla La Rose è portavoce presso il pontefice Pio XI della richiesta relativa all'acquisizio-ne di una proprietà a Roma, Pio XI approva il progetto. Il 9 giugno 1928, il Capitolo Generale elegge Madre Maria Giovanni della Croce Balzer, Superiora Generale, viene convocata un'Assemblea generale di tutte le capitolari in cui si discute del progetto, ogni Provincia dà la sua disponibilità economica a cooperare all'acquisto del terreno ed alla costruzione di un nuovo edificio.
  • La Congregazione si interessa all’acquisto di una proprietà terriera a Roma

  • Vincenzo Vulpiani vende il terreno alla Congrega

    Vincenzo Vulpiani vende al “Monasterium Good Stepherd Corporation” una proprietà di 25 ettari per £1 925 000 "consistente in una tenuta ben messa con scuderia e fattoria". Le suore si riferiranno sempre a questo luogo con il nome di “Bravetta”
  • 1° contratto

    1° contratto
    Madre Francesca Beccari e l'architetto Armando Brasini stipulano il contratto di incarico per la progettazione del Complesso.
    Il progetto, in cui si prevedeva un costo totale di L 20.000.000 inclusa la chiesa parzialmente fornita, una volta redatto fu portato ad Angers e firmato dalla Madre Generale con la rassicurazione da parte di madre Francesca che la Congregazione avrebbe avuto venti anni di tempo per pagare le spese della costruzione con l'interesse del 5%.
  • Brasini chiede al Governatorato la licenza provvisoria di costruzione.

  • Il cardinale Pompili benedice la prima pietra

    Il cardinale Pompili benedice la prima pietra
    Viene benedetta la prima pietra dal Cardinale Pompili, Vicario di Pio XI per la città di Roma. La realizzazione venne affidata alla ditta Barosi di Milano; Brasini, direttore dei lavori, gestì direttamente l'appalto percependo tutti i pagamenti anche quelli destinati alle maestranze.
  • Approvato il progetto

    Data del Verbale della Commissione Igienico Sanitaria di approvazione del progetto di Costruzione di un fabbricato da adibire a Comunità Religiosa con annessa chiesa tra via Silvestri e via Casetta Mattei. Madre Francesca è costretta a chiedere somme aggiuntive alla Madre Generale, per imprevisti aumenti di costo e per la cattiva gestione dell'appalto da parte di Brasini che tarda nel pagare l'impresa.
  • Terzo contratto

    Sottoscrizione di un terzo contratto in cui viene definita la volumetria massima da realizzarsi ed i relativi costi. Brasini, tuttavia, continua ad esercitare una notevole autonomia nella direzione dei lavori apportando alcune ulteriori variazioni dimensionali secondo quanto più volte testimoniato dalle suore.
  • Annullamentodel primo contratto

    Annullamentodel primo contratto
    La Madre Generale Madre Maria Giovanni della Croce Balzer si sposta da Angers a Roma, in una relazione del Consiglio Generale tenutosi in questa occasione, si cita l'annullamento del primo contratto, il cambiamento della pianta. Si rende necessario richiedere un prestito di L 5.000.000. La madre Francesca di Sales viene allontanata e sostituita dalla madre M. Ignazio Cavandoli.
  • secondo contratto

    Un secondo contratto viene firmato dalla nuova madre generale Giovanni della Croce. Nuovi attriti e problematiche portano la Congregazione a nominare il Cavaliere Romolo Polletti intermediario nei rapporti con l’architetto Brasini. Il contratto prevedeva un importo complessivo di L 23.000.000. Nonostante le difficoltà i lavori vengono incoraggiati dal Cardinale protettore Gaetano Bisleti e da Papa Pio XI.
  • I lavori continuano

    Continuazione dei lavori e nuovi contrasti tra la Congregazione e Brasini. Per Palombi l'edificio misura 190.000 mc , per Brasini molto di più; Palombi viene accusato da Brasini di voler pagare direttamente la ditta Barosi, mentre l'architetto non effettua pagamenti ai contrattori come stabilito.
    7 marzo 1931 il Cav. Romolo Polletti viene incaricato di trattare gli affari della Congregazione con Brasini.
  • Terzo contratto

    Terzo contratto
    La Madre Generale firma un nuovo contratto per un importo complessivo di L 23.000.000 e l'impegno a non aumentare volumi e costi.
  • richiesta consegna metà fabbricato

    la Congregazione richiede la consegna di metà del fabbricato entro il mese di aprile del 1933.
  • parte del complesso abitabile, chiesa non completata

    marzo-aprile 1933 parte del complesso è abitabile ma la chiesa non è completata. Suor Teresina il 10 Marzo 1933, appena quindicenne, dorme nell’edificio in costruzione insieme ad altre quattro suore per allestire i locali dell’edificio (ancora in costruzione) per la celebrazione, il 24 aprile 1933, della festa della fondatrice dell’ordine S.M. Eufrasia Pelletier. Si prepara la sede per ospitare circa 200 suore provenienti da tutte le parti del mondo.
  • beatificazione di Eufrasia

    beatificazione di Eufrasia
    beatificazione di Eufrasia Pelletier durante l'Anno Santo straordinario della Redenzione. Discorso di Pio XI.
  • madre generale maria giovanni riconfermata

    nel corso del Capitolo Generale che si svolge a Bravetta, viene riconfermata a seguito delle elezioni presiedute dal Cardinale Bisleti, Madre Generale Maria Giovanni della Croce Balzer, le religiose decidono anche, come incoraggiato da Pio XI, il trasferimento della Casa madre. A Bravetta si insedia una piccola comunità internazionale di circa sei suore sotto la guida della madre Angelica Handley. Iniziano a essere svolte alcune attività anche aperte al territorio: messe, corsi pomeridiani...
  • nuove controversie

    Autunno 1933 nuove controversie tra Palombi e Brasini, l'edificio è quasi finito, sono stati versati L 22.000.000, uno rimane da versare dopo il collaudo. A dicembre i lavori vengono sospesi perchè la Ditta Barosi non riceve i dovuti compensi da Brasini. La Congregazione chiede aiuto ad un avvocato di fiducia il Dott. Luigi Finiti.