Un secolo di guerre: dall'equilibrio all'egemonia

  • Equilibrio

    La pace di Vestfalia (1648) pose fine alla guerre di religione e stabilì un equilibrio fra potenze in Europa. Fu la politica espansionistica di Luigi XIV, approfittando del declino della Spagna e della crisi di Austria e Inghilterra, ad incrinare questo equilibrio, inaugurando un secolo di guerre territoriali che, spesso predendo a pretesto problemi di successione, miravano ad instaurare l'egemonia in Europa.
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    Guerra di devoluzione

    La Francia annette i Paesi Bassi spagnoli vincendo una guerra contro Spagna, Olanda e Inghilterra
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    Guerra d'Olanda

    La Francia invade l'Olanda e prosegue la sua politica espansionistica in una guerra condotta in alleanza con Svezia e Inghilterra contro Olanda, Spagna e alcuni principati tedeschi
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    Guerra della Legan Santa

    Nel 1683 gli ottomani arrivarono ad assediare Vienna ma furono sconfitti da una Lega Santa (Austria, Polonia, Venezia, Stato pontificio ed infine anche Russia) e si avviarono al declino. Con la pace di Carlowitz (1699) cedettero Ungheria, Transilvania e Croazia all'Austriia, i porti albanesi, dalmati e la Morea a Venezia, Azov alla Russia. Con la pace di Passorowitz (1718) Venezia perse la Morea ma l'Austria guadagnò Serbia e Valacchia, confermandosi come una delle maggiori potenze europee.
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    Guerra della Lega d'Augusta

    Si forma una prima coalizione antifrancese composta da Olanda, Spagna, Austria, Svezia, Prussia e ducato sabaudo (cui nel 1688 si aggiunge l'Inghilterra e nel 1700 vede da sostituzione del Portogallo alla Spagna) che con la pace di Ryswyk (1697) infliggerà la prima sconfitta alla Francia del Re Sole.