Evoluzione del sistema operativo

  • Prima generazione (anni '50)

    I primi calcolatori non disponevano di un vero e proprio sistema operativo. L'utente era anche il programmatore e si usava solamente il linguaggio macchina. I primi software si trovavano su schede di collegamento o schede perforate ed erano essenzialmente assemblatori, compilatori, linker ecc.
  • Seconda generazione (1955-1965)

    A metà degli anni '50 il transistor andò a sostituire le valvole. In questi anni si introdusse la programmazione batch (o a lotti), che costituisce un primo rudimentale sistema operativo. L'idea era quella di usare delle schede di controllo per gestire la sequenza di programmi che andava eseguita sul calcolatore (cosa che inizialmente avveniva a mano) velocizzando così l'esecuzione. Inoltre si cercava di ridurre i tempi di setup raggruppando i programmi simili tra loro
  • Terza generazione (1965-80)

    Viene introdotta la multiprogrammazione: quando un processo è in attesa perché sta facendo un'operazione la CPU viene assegnata temporaneamente ad un altro processo in modo da evitare i tempi morti. Inoltre, con l'introduzione degli hard disk, nacque anche una tecnica chiamata spooling. Si tratta in sostanza di un'evoluzione della tecnica che consisteva nel caricare i programmi dalle schede perforate al nastro magnetico.
  • Quarta generazione (1980-2018)

    i primi personal computer. Uno tra i più diffusi fu il PC IBM, con il quale venne introdotto anche il sistema operativo MS-DOS. Sempre in quegli anni la Apple introdusse la prima interfaccia grafica. L'idea fu subito applicata anche dalla Microsoft con l'introduzione del sistema operativo Windows.