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L'Italia dal 1848 al 1900

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    Nasce l'idea di Italia

    Nasce l'idea di Italia
    Nel Medioevo inizia a svilupparsi un'identità culturale italiana e la consapevolezza di un comune interesse economico. Personaggi come Dante, Petrarca e Machiavelli portano avanti nelle loro opere l'ideale italiano.
  • Gli ideali della rivoluzione francese

    Gli ideali della rivoluzione francese
    Gli ideali della riv. francese animarono i moti indipendentisti del Risorgimento, assumendo un carattere più nazionalistico:
    -L'uguaglianza verrà limitata alle persone che hanno lingua, tradizioni e cultura comuni
    -La fraternità verrà ristretta agli abitanti di una stessa nazione
    -La libertà si otterrà abolendo l'assolutismo e liberandosi dell'influenza straniera
  • Congresso di Vienna

    Congresso di Vienna
    Situazione della penisola italiana:
    -Regno di Sardegna annette la repubblica di Genova.
    -Austria controlla quasi tutta la penisola in maniera diretta su Trentino, Venezia Giulia, Istria, Dalmazia e Trieste. In maniera indiretta sul granducato di Toscana, ducato di Parma, Lucca e Modena.
    -Regno di Napoli unito alla Sicilia formano il Regno delle due Sicilie sotto Ferdinando IV Borbone legato politicamente all'Austria.
  • Period: to

    Moti del 1820-1821

    Una prima ondata di rivolte invade la Spagna di Ferdinando VII il quale si vede costretto a ripristinare la costituzione del 1812. La rivendicazione di questa costituzione liberale diventa punto di riferimento per i successivi moti sorti in Italia. Carlo Alberto concesse la Costituzione di Cadice. Queste rivolte verranno comunque sedate dalla Santa Alleanza convinta della necessità di intervenire in Piemonte e nel Mezzogiorno.
  • Carlo Cattaneo

    Carlo Cattaneo
    Secondo il pensiero di Cattaneo, l'Italia doveva puntare al conseguimento di una repubblica federale, unico modo per garantire "la reale libertà dei diversi popoli, storicamente presenti, con le loro specifiche caratteristiche, nel territorio nazionale". Prendendo come modelli la Svizzera e gli Stati Uniti, occorreva proseguire attraverso riforme economiche e politiche. Successivamente l'Italia federale si sarebbe unita nella confederazione degli Stati Uniti d'Europa.
  • Period: to

    Moti del 1830-1831

    Nel centro Italia viene innescata la congiura estense con i fini di ampliare i confini del Ducato di Modena e per la causa liberale. L'insurrezione venne però fermata dall'Austria.
  • Period: to

    Età vittoriana

    Il regno della regina Vittoria fu caratterizzato da una grande prosperità economica infatti il tenore di vita inglese era superiore a quello degli altri paesi. Godeva inoltre di stabilità politica, poiché i Whigs e i Tories si alternarono al potere ma ebbero in comune mo,ti orientamenti e realizzarono riforme all'insegna della democratizzazione. Inoltre nacque un altro partito il Labour Party, socialista ma non marxista che divenne il terzo partito inglese.
  • Period: to

    Biennio delle riforme

    Nel 1846 venne eletto papa Pio IX il quale, pur essendo un moderato, suscitò le simpatie dei liberali a causa di alcune aperture progressiste. In breve tempo tutta la penisola venne percorsa da iniziative riformatrici. L'unico stato italiano che rifiutò ogni tipo di riforma era il Regno delle Due Sicilie che scatenò dunque una protesta. Preoccupato dalla situazione, Ferdinando II concesse la Costituzione e si verificò di seguito una reazione a catena in tutta Italia.
  • Le insurrezioni del 1848

    Per l'Italia il '48 fu un anno decisivo. A Palermo, la rivolta separatista costrinse Ferdinando II a ratificare la costituzione,seguito dal Granduca Leopoldo di Toscana, da Carlo alberto che concesse lo Statuto Albertino e Papa Pio IX. All'inizio del 1848, quasi tutti gli stati (tranne il Regno Lombardo-Veneto e i Ducati di Parma e Modena) ottennero una costituzione.
  • Quando Parigi ha il raffreddore, starnutisce tutta l'Europa

    La notizia dell'insurrezione di Parigi diede il via ad una serie di rivolte in tutta Europa tutte infine represse e quindi fallite.Il 13/03/1848 scoppiò una protesta a Vienna per ottenere la Costituzione. Il giorno dopo vi fu una rivoluzione a Berlino a scopo di ottenere l'unità della Germania e una Costituzione. Il giorno dopo ancora, scoppiò una rivolta Budapest che era mirata all''indipendenza dell'Ungheria. L'ultima rivolta 19/03 fu a Praga, per ottenere l'indipendenza dall'Impero asburgico.
  • Rivoluzione di Febbraio

    Rivoluzione di Febbraio
    Nel corso degli anni la monarchia di Filippo d'Orleans(1830-1848), crollò a causa della politica economica del primo ministro Guizot. L'opposizione delle masse piccolo - borghesi e operaie si muoveva rivendicando una riforma elettorale a suffragio universale. Quando, il 22/02/1848, il governo proibì una manifestazione per la riforma elettorale, il popolo parigino insorse e proclamo la Seconda Repubblica.
  • Le cinque giornate di Milano

    Le cinque giornate di Milano
    Dal 18 al 22 marzo la popolazione milanese insorse contro l'esercito austriaco. Dopo cinque giorni di aspri combattimenti per le strade cittadine, il maresciallo Radetzky, comandante dell'esercito austriaco nell'area lombardo-veneziana, lasciò Milano e si ritirò dal "Quadrilatero" :ovvero le fortezze di Mantova, Peschiera, Verona e Legnago. Venezia, che è sorta il 17 marzo, ha annunciato pochi giorni dopo l'istituzione di una repubblica.
  • Prima guerra di indipendenza italiana

    Prima guerra di indipendenza italiana
    Il 23 marzo, dopo giorni di esitazione, Carlo Alberto, re di Savoia, dichiarò guerra all'Austria. Sotto la spinta di pressanti manifestazioni patriottiche, anche Leopoldo II di Toscana, papa Pio IX e Ferdinando II di Napoli decisero di inviare truppe in appoggio ai Piemontesi.
  • Vittorie dell'esercito piemontese

    Vittorie sabaude sulle truppe austriache a Goito e a Peschiera. Dopo queste iniziali vittorie, la situazione mutò e gli altri sovrani temendo che Carlo Alberto espandesse troppo i suoi possedimenti senza cedere loro nulla, decisero di ritirarsi dal conflitto. Il primo ad abbandonare fu Pio IX, che il 29 aprile dichiarò di non poter contribuire a una guerra «di cattolici contro cattolici». Da allora il papa divenne uno dei più accaniti avversari del processo di unificazione nazionale.
  • Guerra regia

    Carlo Alberto, sconfitto nella battaglia a Custoza fu costretto a chiedere l'armistizio, firmato il 9 agosto a Vigevano (il cosiddetto Armistizio di Salasco, dal nome del generale che lo firmò): poco dopo le truppe di Radetzky rientrarono a Milano e in Lombardia.
  • Nasce la Repubblica romana

    Nasce la Repubblica romana
    Il fallimento della guerra condotta dai Savoia con l’appoggio dei moderati rinforzò le correnti rivoluzionarie più radicali.
    Papa Pio IX fu costretto a rifugiarsi a Gaeta, insieme al Granduca Leopoldo di Toscana, ospiti di Ferdinando II di Borbone. A Roma si costituì la Repubblica Romana a capo della quale fu nominato un triumvirato di cui faceva parte Mazzini.
  • Fine moti indipendentisti

    I primi di giugno truppe dell'esercito francese vennero inviate a Roma e, agli inizi del mese di luglio, riuscirono a sconfiggere i volontari accorsi in difesa della Repubblica Romana. Già a maggio, gli austriaci avevano permesso il rientro in Toscana del Granduca Leopoldo, mentre re Ferdinando II di Borbone era riuscito a riconquistare la Sicilia. Stessa fine toccò alla Repubblica di Venezia riconquistata dagli austriaci in agosto.
    Le rivoluzioni del 1848 si erano concluse disastrosamente.
  • Sconfitta definitiva esercito piemontese a Novara

    Un anno dopo la sconfitta di Custoza, l'esercito piemontese compì un nuovo tentativo e venne sconfitto definitamente dalle truppe austriache a Novara. Carlo Alberto abdicò a favore del figlio Vittorio Emanuele II, il quale mantenne però lo Statuto Albertino.
  • Legge Siccardi

    Legge Siccardi
    Una tappa fondamentale sul cammino delle riforme fu costituita dalla promulgazione delle leggi Siccardi nel Regno di Sardegna. Segnarono il termine di alcuni dei tradizionali privilegi della Chiesa, come il diritto di asilo e il foro ecclesiastico.
  • Camillo Benso

    Camillo Benso
    Venne eletto deputato nel 1848, nel 1850 entrò nel governo d'Azeglio come ministro dell'Agricoltura e Commercio. Nel 1852 divenne Presidente del Consiglio come risultato del "connubio", l'accordo politico firmato con Urbano Rattazzi, leader dell'opposizione, che portò alla nascita di una nuova aggregazione politica di centro. Il re non poté fare altro che accettare la volontà del Parlamento e sostituire d'Azeglio con Cavour stravolgendo così lo Statuto Albertino
  • Guerra di Crimea

    Guerra di Crimea
    Cavour decise di intervenire in Crimea a fianco di Francia e Inghilterra, in difesa della Turchia contro le mire espansionistiche russe, con l'unico scopo di far assurgere il Regno di Sardegna a potenza europea. Nel 1855 i Russi si arresero e Cavour sfruttò il Congresso di pace del '56 per chiedere non nuovi territori ma un'attenzione europea sulla necessità di un'Italia unita ed indipendente dall'Austria.
  • Spedizione di Sapri

    Nel 1853 Mazzini tentò un colpo clamoroso: l'insurrezione di Milano che venne però facilmente repressa. Ma il più celebre tentativo insurrezionale di quegli anni fu quello guidato dal socialista Carlo Pisacane, ovvero la spedizione di Sapri. L'impresa si concluse purtroppo in una tragedia e l'opinione pubblica si convinse che l'unica strada per il riscatto nazionale era la via moderata e filosabauda di Cavour
  • Attentato a Napoleone III e accordi di Plombières

    L'attentato di Felice Orsine nei confronti di Napoleone III viene astutamente utilizzato da Cavour per sottolineare la necessità di sostegno tra Franca e Regno di Sardegna. Nel luglio dello stesso anno si stringono gli accordi di Plombières: il cui punto centrale era l'intervento della Francia a sostegno del Regno di sardegna in caso di attacco da parte dell'Austria.
  • Seconda guerra d'indipendenza

    Seconda guerra d'indipendenza
    Cavour provoca l'Austria mandando un contingente di truppe ai suoi confini scatenando la dichiarazione di guerra dell'Austria.La Francia si vede costretta dagli accordi di Plombières a schierarsi con il regno di Sardegna.Dopo una serie di sconfitte dell'Austria,Napoleone III firma l'armistizio a Villafranca.Temeva un rafforzamento esagerato del regno di Sardegna e l'intervento della Prussia e della Russia in difesa dell'Austria.Il regno di Sardegna annette Emilia e Toscana,ma cede Nizza e Savoia
  • Spedizione dei Mille

    Spedizione dei Mille
    Il crescente malcontento popolare dell'Italia meridionale spinse Garibaldi a guidare la spedizione dei mille.L'11 maggio 1070 uomini raggiungono Marsala e in pochi giorni ottengono importanti successi contro l'esercito borbonico.Il 20 agosto sbarcano in Calabria e il 7 settembre arrivano a Napoli.Il successo dei garibaldini è dovuto alla rapidità dell'avanzata e alla disorganizzazione dell'esercito borbone. Il primo di ottobre si conclude l'ultima battaglia della spedizione.
  • Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II a Teano

    Cavour teme che l'influenze mazziniane possano causare la proclamazione del sud Italia come repubblica e lo preoccupa un possibile intervento francese nel caso in cui Roma fosse stata occupata. Per questo interviene bloccando l'avanzata dei Mille. L'incontro tra Vittorio Emanuele e Garibaldi delude le speranze dei mazziniane e a Garibaldi non rimane che consegnare i territori conquistati.
  • Period: to

    Il grande brigantaggio

    Le masse popolari dopo l'unificazione sperarono in un cambiamento non solo politico ma anche sociale che non avvenne e con l'imposizione di nuove tasse e del servizio militare si scatenò la rivolta.Diverse bande di briganti(sostenute economicamente dai Borboni)iniziarono una guerriglia contro lo stato.Nell'Agosto del 1863 la legge di Pica affidò ai tribunali militari la repressione dei briganti.La repressione del governo portò a massacri e alla diffusione di fenomeni di malavita organizzata.
  • Vittorio Emanuele II viene incoronato re d'Italia

    Vittorio Emanuele II viene incoronato re d'Italia
    A Torino si riunisce il primo Parlamento nazionale eletto secondo il sistema censitario mentre Vittorio Emanuele II viene dichiarato re d'Italia.
  • Bismarck al potere

    Bismarck al potere
    Otto von Bismarck, esponente dei Junker (nobili proprietari terrieri, conservatori), divenne cancelliere l'anno in cui Guglielmo I ascese al trono. Bismarck sognava l'unità politica tedesca sotto l'egida prussiana e a tal fine si adoperò perché quello prussiano fosse il più potente esercito d'Europa.
  • Period: to

    Destra storica al potere

    Dal 1861 al 1876 l'Italia fu governata dalla "Destra storica". Appartenenti alla Destra storica sono i politici eredi dei principi moderati di Cavour. Aprono subito il dibattito sulla struttura della nazione. Divisione tra sostenitori di uno stato centrato come la Francia e sostenitori di uno stato decentrato come la Gran Bretagna. Viene infine scelto il modello di uno stato centrato.
  • Period: to

    La Germania di Bismarck

    La Germania unita era la maggiore potenza militare d'Europa. Bismarck fu cancelliere fino al 1890. In politica estera fu moderato, sul piano della politica interna costruì uno Stato centralista, attuò il protezionismo e tentò di estirpare il cattolicesimo in nome della modernità e dello stato laico. Inoltre combatté il socialismo sia con la repressione che con le riforme.
  • Un primo intervento su Roma

    Per unire Roma al Regno d'Italia, Garibaldi con l'appoggio del capo del governo Urbano Rattazzi decise di entrare a Roma con l'esercito ma venne fermato dallo stesso esercito italiano inviato da Rattazzi poiché Napoleone III minacciò l'Italia con l'intervento dell'esercito francese se l'iniziativa fosse proseguita. Lo scontro avvenne sull'Aspromonte. Garibaldi stesso venne ferito e arrestato. Il governo italiano si convinse che l'unica via possibile era l'accordo con la Francia.
  • Convenzione di Settembre

    Dopo l'unificazione italiana molte città, come Roma ad esempio, non facevano ancora parte dello Stato scatenando il malcontento di molti mazziniani e garibaldini che domandavano l'intervento dello Stato, ma la Destra storica temeva un intervento della Francia. L'accordo, la convenzione di settembre, sosteneva l'Impegno italiano di difendere lo Stato Pontificio, liberandolo dalle truppe francesi. Per simboleggiare la rinuncia di Roma, la capitale venne spostata da Torino a Firenze.
  • Firenze capitale d'Italia

    Firenze capitale d'Italia
    Per garantire il suo impegno a difendere i confini dello Stato Pontificio, l'Italia trasferì la sua capitale da Torino a Firenze. Questa scelta causò una protesta a Torino, dove morirono una trentina di morte e oltre cento feriti.
  • Guerra all'Austria

    Bismarck attaccò l'Austria, alleandosi con l'Italia. Essa ottenne il Veneto ma la Prussia sottrasse all'Austria la tradizionale leadership degli stati tedeschi, ottenendo la presidenza della Confederazione del Nord. La Francia ottenne però che la Confederazione del Sud restasse alleata economicamente ma indipendente politicamente dalla Prussia.
  • Guerra franco-prussiana e nascita del Secondo Reich

    Guerra franco-prussiana e nascita del Secondo Reich
    Bismarck cercò lo scontro contro la Francia, sia perchè era interessato a dei territori francesi, sia perchè la Francia ostacolava l'unificazione tedesca. La francia il 2 settembre 1870 venne sconfitta a Sedan e Guglielmo I venne incoronato imperatore di Germania e nasceva il Secondo Reich.
  • Terza Repubblica

    Terza Repubblica
    Due giorni dopo la definitiva sconfitta della Francia a Sedan,i parigini insorsero e proclamarono la Terza Repubblica. La guida del governo venne affidata al moderato Thiers che accettò le durissime condizioni di pace: ingenti riparazioni economiche, presidio militare tedesco a garanzia del pagamento del debito, cessione dell'Alsazia e della Lorena. Il popolo parigino insorse, riorganizzò la Guardia nazionale e rifiutò di consegnare a Thiers i propri cannoni.
  • Period: to

    Seconda Rivoluzione Industriale e Società di Massa

    La società di massa è l'insieme omogeneo di individui che vivono in un agglomerato urbano e che partecipano ai meccanismi dell'economia di mercato. Con comportamenti quotidiani uniformati secondo modelli generali, ogni cittadino fa parte di una società omogenea nata al seguito della Seconda Rivoluzione Industriale. Quest'ultima comportò anche l'affermazione della democrazia e la diffusione di benessere.
  • La comune di Parigi

    La comune di Parigi
    I rivoluzionari proclamarono la Comune di Parigi. Nonostante durò solo 2 mesi, furono introdotte innovazioni importanti, ad esempio eliminò l'esercito permanente e armò i cittadini e stabilì l'istruzione laica e gratuita. Ovviamente per la borghesia francese, gli aristocratici e i proprietari terrieri la comune era un problema.
  • Breccia di Porta Pia

    Breccia di Porta Pia
    La breccia di Porta Pia fu l'episodio del Risorgimento che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia. Il Governo sabaudo approfittò della fine del Secondo impero, da sempre protettore dei territori pontifici, per conquistare Roma il 20 settembre 1870. Un corpo di bersaglieri, comandati dal generale Cadorna, dopo aver cannoneggiato con l'artiglieria la cinta muraria, entrò in Roma. Il papa si dichiarò prigioniero dello Stato italiano.
  • La legge delle "guarentiglie"

    Nel maggio del 1871 il governo approvò unilateralmente la legge delle guarentigie che garantiva al papa di svolgere liberamente il suo magistero, riconoscendo la sua sovranità sulla città del Vaticano e anche una dotazione annua di 3 milioni di lire, senza essere soggetto alle leggi dello Stato. Il papa respinse queste norme e nel 1874 vietò addirittura ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana. Si creava dunque una frattura tra l'Italia laica e cattolica.
  • Period: to

    Grande depressione

    Periodo di crisi per l'economia internazionale. Diversi Stati iniziarono ad applicare un capitalismo organizzato favorendo l'economia nazionale attraverso il protezionismo (imponendo tariffe doganali su prodotti esteri), commesse statali e una politica imperialista.
  • Pareggio di bilancio e fine della destra storica

    Grazie alla politica economica e fiscale attuata dal ministro delle finanze Quintino Sella, il primo ministro Minghetti ottenne il raggiungimento del pareggio del bilancio, nonostante questo la Destra si presenta divisa alla discussione alla Camera per il passaggio alla gestione delle ferrovie dai privati allo stato e perde l'appoggio della maggioranza dei deputati,segnando così la sua fine.
    Il re chiama a formare il nuovo governo Agostino Depretis, leader della Sinistra.
  • La sinistra storica al potere

    La sinistra storica al potere
    Agostino Depretis espone il programma della Sinistra in un celebre discorso tenuto nel suo collegio elettorale di Stradella. I punti salienti furono la protezione dell'economia nazionale, l'allargamento del suffragio, l'istruzione elementare e la soppressione della tassa sul macinato.
  • Legge Coppino

    Un passo significativo per il progresso del paese fu l'approvazione della legge Coppino, che istituì l'istruzione elementare obbligatoria, gratuita e laica. Tuttavia come nel caso della legge Casati, anche l'applicazione di questa legge fu parziale: le risorse dello Stato non consentirono di raggiungere le aree rurali più povere, dove il problema dell'analfabetismo era più diffuso.
  • La Francia occupa la Tunisia

    La Francia, col consenso delle altre potenze europee, occupa la Tunisia, senza che l'Italia possa fare alcunché per opporsi.
  • Baia di Assab

    Nel 1882 il governo italiano acquistò la baia di Assab, nel Mar Rosso, dalla compagnia Rubattino (che l'aveva precedentemente acquistata nel 1869), trasformando il possedimento in una colonia.
  • Il Trasformismo

    Il Trasformismo
    In un discorso del 1882 Depretis dichiarò la propria apertura alla collaborazione con gli esponenti dell'opposizione. Tuttavia questa strategia diede luogo alla pratica del trasformismo, termine adoperato per indicare il comportamento di quanti si spostavano da uno schieramento all'altro senza particolare riguardo per la coerenza con le posizioni originarie, e piuttosto sulla base di accordi e scambi di favori tra gruppi o singoli deputati. Ciò causò lo svilimento delle funzioni del Parlamento.
  • Triplice Alleanza

    Triplice Alleanza
    L'Italia cerco di uscire dall'isolamento internazionale che le era costato anche la perdita della Tunisia occupata dalla Francia alleandosi con la Germania e l'Austria. Bismarck propose al governo italiano un'alleanza che implicava la rinuncia alle sue aspirazioni su Trento e Trieste. Pur non essendo del tutto favorevole, Depretis cedette e firmò la Triplice Alleanza.
  • Protezionismo

    Le gravi difficoltà incontrate dall'industria nel rivaleggiare con la concorrenza straniera indussero il governo ad approvare una nuova politica doganale che agiva anche in difesa della produzione agricola, tramite l'imposizione di dazi protettivi sul grano e sullo zucchero (i proprietari rurali del Mezzogiorno si sentivano infatti minacciati dalla concorrenza americana).
  • Sconfitta di Dogali

    Il tentativo delle truppe italiane di penetrare all'interno dell'Eritrea provocò la reazione dell' imperatore della confinante Abissinia. Fu così che il battaglione italiano a Dogali fu attaccato e massacrato dagli abissini. Ciò offuscò la leadership di Depretis, che morì poco dopo.
  • Francesco Crispi

    Francesco Crispi
    Dopo la morte di Depretis, Umberto I affidò l'incarico di formare il nuovo governo al siciliano Francesco Crispi.
  • Codice Zanardelli

    Nel 1889 venne promulgato un nuovo Codice penale a opera del ministro della Giustizia Giuseppe Zanardelli. L'Italia precorreva così gli altri paesi occidentali nell'abolizione della pena di morte.
  • Trattato di Uccialli

    Crispi raggiunse un accordo con il negus d'Etiopia Menelik: con il trattato di Uccialli l'Italia si impegnava ad aiutare il capo etiope a diventare imperatore del suo paese, contrastando i vari "ras" (i signori locali dell'Abissinia), in cambio del riconoscimento della legittimità dei possedimenti italiani sul mar Rosso e una sorta di protettorato su tutto il suo impero. Nacque così la Colonia eritrea.
  • Period: to

    Fasci dei lavoratori

    Intorno al 1889 scoppiarono moti nelle zone minerarie della Sicilia e della Lunigiana. In Sicilia i "carusi", ovvero i ragazzi delle miniere, si unirono ai contadini dando vita ai Fasci dei lavoratori, un movimento di protesta che rivendicava la spartizione delle terre e una migliore condizione salariale tra i contadini. Il governo Giolitti decise di astenersi da ogni iniziativa repressiva, mentre successivamente Crispi proclamò lo stato d'assedio in Sicilia, reprimendo nel sangue la rivolta.
  • Primo governo Giolitti

    Primo governo Giolitti
    A causa del dissesto finanziario, il governo fu messo in minoranza alla Camera. Seguirono dunque il primo governo di Rudinì e nel 1892 il primo governo Giolitti.
  • Il ritorno di Crispi

    Il primo governo Giolitti cadde a causa dello scandalo che travolse la Banca romana, uno degli istituti finanziari abilitati a emettere valuta circolante in Italia. I dirigenti della banca avevano commesso gravi irregolarità, emettendo banconote false per circa 40 milioni di lire. Nello scandalo risultò coinvolto lo stesso Giolitti, che era stato ministro del Tesoro durante il primo governo Crispi. Giolitti fu dunque costretto a dimettersi e al suo posto fu richiamato Crispi.
  • Trattato di Addis Adeba

    Il nuovo governo di Antonio di Rudinì raggiunse un accordo con Menelik, la pace di Addis Abeba, in base alla quale le due parti riconoscevano il confine italo-abissino e il negus liberava i prigionieri militari italiani di Adua.
  • Battaglia di Adua

    Battaglia di Adua
    Crispi dovette affrontare la rottura con Menelik, il quale rifiutò l'interpretazione che il governo italiano aveva dato al trattato di Uccialli. Menelik mosse quindi guerra contro le forze italiane e l'esercito abissinio riuscì a distruggere un reparto italiano ad Amba Alagi.In seguito alla strage sul monte Amba Alagi, Crispi dichiarò di passare al contrattacco ma ad Adua i 18.000 soldati italiani furono soverchiati da 80.000 abissini. Pochi giorni dopo Crispi rassegnò le dimissioni.
  • Eccidio di Milano

    L'importazione del grano americano in Europa era stata ostacolata dalla guerra in corso tra Cuba e gli Stati Uniti. La situazione aveva causato il rincaro del pane e di conseguenza un'ondata di sollevazioni popolari aveva investito varie parti d'Italia. Particolarmente gravi furono gli incidenti Milano: il generale Bava Beccaris ordinò ai suoi uomini di sparare sulla folla.
  • Assassinio Umberto I

    Assassinio Umberto I
    Il 29 luglio 1900 l'anarchico Gaetano Bresci assassinò a Monza il re Umberto I, intendendo vendicare con il suo atto il comportamento del sovrano durante e dopo l'eccidio di Milano