NATURA, INDUSTRIA E IMMAGINARIO: LA NATURA COME EDUCATRICE

  • Rivoluzione industriale (1760-1840) e "L'origine delle specie" (1859)

    Dopo la rivoluzione industriale, la rappresentazione della natura all'interno dei racconti destinati alle giovani generazioni, è stata oggetto di un profondo rovesciamento simbolico.
    Questo processo di progressiva mitizzazione ed edulcorazione della natura è iniziato in area britannica, ma poi si è esteso altrove, sviluppandosi in parallelo con la diffusione dell'evoluzionismo darwiniano, il quale prende le mosse da osservazioni sulla realtà naturale.
  • Christoph von Schmid "Genoveffa di Brabante"

    Natura aspra, severe e dura che è costretta dal volere del divino a concedere il minimo indispensabile a una coppia di innocenti.
    La fanciulla, ingiustamente accusata di adulterio, viene abbandonata dai sicari in una foresta (come Biancaneve).
    La natura, una dimensione di miracolo, offre alla madre e al bambino un fragile ricovero e qualche materiale grezzo per cibarsi e coprirsi, ma niente di più.
  • Fiabe dei fratelli Grimm

    Le fiabe sono racconti fantastici, ma hanno sempre ben presente la realtà dura e concreta da cui sono sorte.
  • John Ruskin "Il re del fiume d'oro"

    Nella sua fiaba per bambini denunciò i guasti sulla natura procurati dall'avidità umana: la fiaba parla di 3 fratelli che posseggono campi e le risorse di una valle lussureggiante; il terzo fratello, il più buono e il più piccolo, dà rifugio a uno straniero misterioso e bisognoso, ma i fratelli maggiori non apprezzano l'atto e scacciano l'ospite, che però si vendica: la valle diventa sterile e arida, finché il fratello minore non ristabilisce l'accordo con la natura.
  • Johanna Spyri "Heidi"

    Contrapposizione tra civiltà e natura.
    Bisogno dell'Immaginario di un contatto autentico e integrale con il mondo della natura percepito come salvifico.
    La serie di romanzi dedicati a Heidi racconta un recupero anche di carattere pedagogico, del rapporto tra infanzia e natura; un rapporto visto non solo come salutare, ma anche come capace di sollecitare la maturazione interiore, la formazione del carattere, la forza del corpo.
  • In Germania vengono formati i gruppi Wandervogel

    Movimento giovanile tedesco molto popolare nei primi decenni del '900, composto da gruppi di studenti medi e universitari. Fondato nel 1896, il suo obiettivo era quello di scrollarsi di dosso tutte le restrizioni imposte dalla società borghese per tornare alla libertà di Natura.
  • Selma Lagerlöf "Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson"

  • Primo campo scout di Baden-Powel: sviluppo dello scoutismo

    Kipling "Il libro della giungla" (1894).
    Il progetto educativo dello scoutismo prevede che si intreccino avventure reali nella natura ad avventure immaginarie nei racconti, in un percorso di formazione tra campeggi, boschi, prati e storie attorno al fuoco, in luoghi temporaneamente lontani dalla civiltà delle macchine.
  • Frances Hodgson Burnett "Il giardino segreto"

  • Waldemar Bonsels "Le avventure dell'ape Maia" (1912) e "Mario, una vita nel bosco" (1939)

  • Italo Calvino "Marcovaldo ovvero Le stagioni in città"

    Tra consumismo e natura dispettosa, che non concede i suoi beni, povera, misera, anche se considerata Madre.
  • Michel Tournier "Venerdì o la vita selvaggia"

    Critica alla cultura Occidentale, a vantaggio della natura.
  • Le distopie pubblicate all'inizio del 2000 contestano il nostro modo di sviluppo

    Cartoni animati (animismo della natura?):
    "La Pimpa" (1978)
    "Floopaloo" (2011-2014)