TIMELINE SCIENZE

  • Modello atomico di Dalton

    Modello atomico di Dalton
    La teoria atomica di Dalton attraverso i seguenti postulati
    la materia è formata da piccoli atomi, indivisibili e indistruttibili
    tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici e hanno uguale massagli
    atomi di un elemento non possono essere convertiti in atomi di altri elementi
    gli atomi di un elemento si combinano, per formare un composto, solamente con numeri interi di atomi di altri elementi;
    gli atomi non possono essere creati o distrutti, ma si trasferiscono da un composto a un altro.
  • Tubi di Crookes

     Tubi di Crookes
    Tubo in vetro a forma troncoconica contiene gas a bassissima pressione. Gli elettrodi collegati ad una sorgente ad alta tensione, in posizione verticale i raggi catodici sono accelerati dal campo elettrico e quelli non intercettati colpiscono il fondo del tubo. I raggi catodici si muovono in linea retta bloccati da una lamina metallica. In posizione orizzontale, i raggi producono una macchia luminosa a forma di croce, che risalta rispetto al contorno dove la fluorescenza è diminuita.
  • Esperimento di Goldstein (protone)

    Esperimento di Goldstein (protone)
    Eugen Goldstein utilizzando i tubi di Crookes si accorse che, utilizzando un catodo cavo, oltre ai raggi catodici, esistevano anche dei raggi che viaggiavano in direzione opposto: dall’anodo al catodo, conosciuti oggi come raggi anodici. Questi raggi erano formati dagli ioni positivi dei residui di gas. Poiché Goldstein lavorava con l’idrogeno, essi erano composti da ioni H+ cioè da protoni. Goldstein scoprì quindi i protoni, sebbene non li definì mai in questo modo.
  • Esperimento di Thomson (elettrone)

    Esperimento di Thomson (elettrone)
    Thomson riuscì a dimostrare che la radiazione consisteva di particelle cariche negativamente di elettroni con un esperimento nel verificare se questi raggi avessero o no una carica. Con un magnete e due elettrodi posti sopra e sotto dei raggi catodici, avvicinando il magnete si osservava una deviazione di questi raggi il che fa supporre che avessero una carica. Utilizzando due elettrodi di carica opposta i raggi venivano attratti dal polo positivo: definì che questi raggi avevano carica negativa
  • Modello atomico di Thomson

    Modello atomico di Thomson
    Thomson propose un modello atomico definito modello a panettone in cui l’atomo veniva rappresentato come una distribuzione di carica positiva diffusa, contenente delle cariche negative disposte in anelli rotanti. I canditi rappresentano gli elettroni in una pasta carica positivamente. Gli elettroni rimangono in uno stato di equilibrio all'interno dell’atomo. Le cariche negative sono in grado di neutralizzare la presenza delle cariche positive in cui sono immerse, stabilendo che l’atomo è neutro.
  • Modello atomico di Rutherford

    Modello atomico di Rutherford
    Rutherford fece un esperimento che dimostrò che l’atomo era costituito da un nucleo centrale, denso e carico positivamente, che intorno ad esso ruotassero elettroni carichi negativamente in numero tale da neutralizzare la carica positiva e che tra il nucleo e gli elettroni ci fosse spazio vuoto.
  • Esperimento di Millikan ( carica dell’elettrone)

    Esperimento di Millikan ( carica dell’elettrone)
    gocce di olio vengono poste tra due piastre cariche elettricamente
    la caduta nell’aria della goccia viene vista da un microscopio
    il raggio delle particelle viene calcolato tramite la velocità finale e la viscosità
    le gocce catturano gli elettroni caricandosi negativamente
    la carica acquistata viene calcolata dalla tensione tra la piastra del condensatore perché vi sia uguaglianza tra la forza gravitazionale e quella elettrostatica. Si determinò così la carica elettrica dell'elettrone.
  • Modello atomico di Bohr

    Modello atomico di Bohr
    I principali punti su cui si basa il modello di Bohr sono:
    l’elettrone percorre le orbite circolari, senza assorbire o emettere energia;
    le orbite sono quantizzate, ovvero alle orbite corrispondono valori di energia;
    per il passaggio ad un'orbita di livello maggiore l’elettrone assorbe un quanto;
    per il passaggio ad un’orbita di livello minore l’elettrone emette un fotone di energia tale per farlo recedere di orbita;
    l’energia del fotone è la differenza di energia tra le due orbite in questione